Ucraina, i centri che sosteniamo

Le attività di Caritas-Spes in Ucraina sostenute dalla raccolta fondi del Comitato Emergenze del MdF si sono concentrate nei centri di Yablonitsa e Bryukhovychi-Leopoli.

Qui ci sono gli aggiornamenti periodici che Caritas-Spes Ucraina ci invia per raccontare la sua attività a sostegno della popolazione ucraina, vittima della guerra. In particolare, in questi mesi, le donazioni raccolte da AMU e AFN tramite la raccolta lanciata dal Movimento dei Focolari hanno sostenuto due centri per l’assistenza agli sfollati a Yablonitsa e Bryukhovychi-Leopoli. In questi spazi ogni giorno si sono susseguite famiglie che avevano perso la loro casa o che l’avevano abbandonata. Alcuni si sono fermati più tempo, altri meno perché hanno trovato rifugio presso altre località, perché sono riuscite a lasciare il paese oppure perché hanno provato a rientrare nelle loro case nelle zone lasciate libere dall’occupazione.

Il centro di Yablonitsa

Si trova nei Carpazi, nella regione di Ivano-Frankivsk. Prima della guerra, in questo centro ogni estate venivano ospitati bambini per diverse attività. Ora in questo luogo si trovano gli sfollati, alloggiati in due grandi dormitori e in diverse casette a due piani.
Oltre a fornire cibo e alloggio, il personale, le suore, i sacerdoti e i volontari promuovono attività per alleviare il passare delle giornate.
I corsi di inglese e ucraino sono i più seguiti. In questi ultimi, i partecipanti, soprattutto i più giovani, possono conoscere la cultura, le tradizioni e a volte anche i cibi tipici del loro Paese.
Grazie ai corsi di arteterapia, di pittura e il generale supporto psicologico, guidato da specialisti, molte persone possono affrontare lo stress causato dalla guerra e dalle sue conseguenze.
Il coinvolgimento pratico nelle attività del centro rimane la terapia più efficace: gli ospiti aiutano nella pulizia degli spazi, nella preparazione del cibo, nei lavori di giardinaggio, nella preparazione della legna, nell’accoglienza e nello smistamento degli aiuti umanitari.

Dall’inizio del conflitto sono stati assistiti a Yablonitsa circa 300 sfollati.

La casa Polomnicky dom a Bryukhovychi – Leopoli

Questo è un centro che di solito si usa per gli esercizi spirituali e dal 24 febbraio 2022 ospita soprattutto donne, bambini, anziani e persone con disabilità. In questi mesi sono passate da questo centro centinaia di persone, tra loro molte famiglie con bambini e anziani, alcune sono arrivate solo con i documenti e altre avevano anche dei bagagli.
Nella Casa, i rifugiati hanno un posto sicuro dove dormire, tre pasti completi al giorno, assistenza medica, sostegno spirituale e psicologico. E per coloro che vogliono attraversare il confine con la Polonia è stato organizzato un servizio di trasporto per portare le persone alla frontiera.

I rifugiati nel centro hanno la possibilità di andare dai medici per sottoporsi a tutti gli esami di emergenza e specialistici, comprese le vaccinazioni e dal dentista.
Qui sono presenti diversi animatori che si occupano dei bambini e dei ragazzi organizzando varie attività sportive: calcio, basket, pallavolo. E poi laboratori di disegno, origami, artigianato oltre ad attività nel campo della cucina (nel periodo pasquale, sono stati cucinati dolci tipici di Pasqua, pizza, biscotti… ). Sono stati organizzati concerti preparati dai bambini, una mostra di disegni fatti dagli animatori, corsi per la crescita e lo sviluppo, arte-terapia, e si tengono consultazioni individuali e di gruppo con uno psicologo.

Dall’inizio del conflitto sono stati assistiti a Bryukhovychi-Leopoli circa 200 sfollati.

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