Lo studio per Saeed è importante. Il ragazzo, che ha 21 anni e vive a Homs, studia informatica presso l’Università Al-Baath, e vive con i suoi genitori. Durante la guerra Saeed e si suoi si erano spostati in un villaggio vicino a Homs e sono tornati nella loro casa dopo aver vissuto da sfollati per quattro anni. Ora le condizioni economiche della sua famiglia non sono buone: tutto si regge con la pensione percepita dal padre. Affrontare le spese universitarie non è dunque facile. Ma Saeed è un ragazzo in gamba.
Per mantenersi agli studi, il ventunenne ha iniziato a riparare gli accessori dei cellulari (hardware e software). Per questo è diventato beneficiario del programma RestarT (Ripartire per Restare) che sostiene attività produttive o commerciali in Siria così da creare nuove opportunità lavorative.
Il team di RestarT ha esaminato il progetto di Saeed e lo ha valutato positivamente: trattandosi di un giovane promettente e con esperienza nel campo informatico, la sua proposta è stata approvata.
Saeed si è dunque messo al lavoro da casa: aggiusta e vende accessori per cellulari. Il programma RestarT gli ha fornito un kit di strumenti necessari alle riparazioni, oltre a diversi caricabatterie, connettori e un generatore di corrente per lavorare nelle ore in cui manca la luce. Il ragazzo ha creato una pagina Facebook per pubblicizzare la sua attività e già ha un buon numero di follower.
Inoltre è stato stretto un accordo di collaborazione con un altro beneficiario del programma RestarT, in Siria, il titolare di un negozio che vende accessori per cellulari, ma che per problemi di salute non può ripararli: tutti i cellulari che hanno bisogno di manutenzione verranno inviati a Saeed, il quale verrà così pagato per la parte del suo lavoro.
Saeed è un giovane ambizioso, che guarda avanti: “Lavorerò per migliorarmi e acquisire maggiore esperienza professionale, in modo da poter poi aprire un negozio ed essere concorrenziale nel mercato del lavoro”. Con un occhio, però, anche alla reciprocità: facendo parte del programma RestarT ha espresso il desiderio di trasmettere le sue conoscenze ad altri giovani siriani, di formarli, in modo che anche per loro si possano aprire nuove opportunità di lavoro. Esattamente come è successo a lui.