Per salutare l’anno scolastico appena trascorso, al centro culturale di Homs si è data una grande festa. Canti, balli e performance musicali organizzati e preparati dai ragazzi e dagli insegnanti del doposcuola per coinvolgere e raccontare il loro percorso alle famiglie.
In questo clima di festa, tra la canzone composta appositamente da un insegnante e uno show alla batteria di uno studente, c’è stata anche l’occasione di condividere esperienze e impressioni sul lavoro di accompagnamento che ogni giorno il centro “Generazione di Speranza” svolge insieme ai ragazzi.
La nonna di Angelina, ad esempio, ha ringraziato gli operatori perché, al di là dell’aiuto per la scuola, il doposcuola ha permesso di salvare il rapporto con sua nipote. Angelina ha sempre creduto che la donna fosse sua madre, quando le è stata detta la verità, il supporto psicologico del centro è stato fondamentale.
Tutti i genitori sono stati entusiasti della giornata. Né loro, né i ragazzi hanno mai sperimentato prima una simile esperienza. Dopo anni di guerra e di embargo che continuano a portare grandi difficoltà e sofferenze alla popolazione, non è facile tornare ad avere speranza. Non è facile trovare dei luoghi e delle comunità in cui attraverso l’amore e l’ascolto si riesca a offrire non solo un supporto scolastico, ma anche un accompagnamento che cambi ogni persona e che attraverso l’attenzione reciproca migliori anche i rapporti famigliari.
Un nuovo anno sta per cominciare, dal doposcuola di Homs usciranno i ragazzi più grandi, carichi di quanto in questi anni hanno appreso e sperimentato. Altri, più piccoli, entreranno e avranno le stesse occasioni per studiare e crescere, così da diventare protagonisti del proprio futuro tenendo sempre presente l’amore e il rispetto per l’altro.