Il progetto del doposcuola è rivolto a 120 bambini dai 6 ai 12 anni, fa parte del Programma Emergenza Siria ed è totalmente finanziato da “Kindermissionswerk, Die Sternsinger“: l’organizzazione per il benessere dei bambini della Chiesa cattolica tedesca.
Banyas è una città sulla cosa della Siria, a metà strada tra Tartus e Lattakia e dal 2012 moltissimi sfollati interni, avendo perso tutto a causa della guerra, hanno trovato rifugio qui, con il conseguente sovraffollamento della zona.
Le scuole ad esempio sono arrivate ad avere classi con 50 alunni creando un clima che rende difficile l’insegnamento e l’apprendimento.
Il doposcuola di Baynas nasce per sostenere il rendimento scolastico dei ragazzi, accompagnando gli alunni delle scuole primarie con corsi di arabo, matematica, scienze, inglese, etica che seguono il programma delle scuole pubbliche siriane.
Con le restrizioni imposte per limitare il diffondersi del Coronavirus e la chiusura del doposcuola, gli operatori hanno voluto mantenere il contatto costante con i ragazzi attraverso il telefono e Internet (per chi può connettersi), e sono riusciti a organizzare momenti di distribuzione di materiale didattico per continuare il percorso scolastico anche a casa.
Continuare ad essere presenti per i ragazzi in questo periodo, è stato fondamentale soprattutto a livello psicologico. Durante le restrizioni infatti molti bambini hanno avvertito la tensione dei genitori che vivono di fonti di reddito saltuarie e legate a lavori giornalieri che sono stati interrotti durante la quarantena.
L’auspicio di queste settimane è che con il rallentarsi dei contagi e la diminuzione delle restrizioni, si possano portare avanti alcune delle attività previste per l’estate.