In Sierra Leone, un piccolo paese dell’Africa Occidentale, presente da molti anni agli ultimi posti per l’Indice di sviluppo Umano, non è semplice riuscire a frequentare le scuole medie. Solo nel distretto di Koinadugu (cui appartiene Serekolia, il villaggio protagonista dell’azione dell’AMU) si stima che appena un ragazzo/a su sei frequenti la scuola media durante l’adolescenza.
L’abbandono scolastico per gli e le adolescenti della Sierra Leone è determinato da molti fattori, il primo fra tutti è quello della distanza che separa i pochi istituti scolastici dai molti villaggi disseminati in tutto il Paese.
Non tutti possono affrontare il viaggio e chi può è comunque costretto ad allontanarsi dalla protezione delle proprie famiglie e della propria comunità e in mancanza di alloggio, di adeguata nutrizione e cura, queste ragazze/i finiscono per vivere gravidanze precoci, matrimoni precoci (30% delle ragazze sotto i 18 anni) o essere vittima della prostituzione e quindi abbandonano la scuola.
Per aumentare le possibilità di frequenza scolastica, nel 2013 la comunità stessa di Serekolia ha improntato un edificio di fortuna avviando una scuola secondaria di primo grado, approvata nel 2019 dal governo che ne sostiene le spese.
Oggi la scuola accoglie 210 alunni in sole 3 aule, senza alcun tipo di servizio in primo luogo acqua e bagni, e non riesce ad accogliere tutti gli studenti che, completando la scuola elementare, vorrebbero frequentare la scuola media.
Frequentare la scuola, in condizioni dignitose, è fondamentale per i ragazzi e le ragazze che saranno i protagonisti del futuro della Sierra Leone. Per questo, il progetto vuole ampliare la struttura scolastica, dotandola dei servizi essenziali: acqua potabile, bagni, sedie e banchi, per favorire l’accesso all’istruzione e migliorare la qualità dell’apprendimento.
Grazie alla nuova scuola, inoltre, molte adolescenti di Serekolia non dovranno abbandonare le proprie famiglie, ma potranno rimanere con loro e studiare vicino a casa, protette e custodite dalla propria comunità.
La comunità agirà anche da tutrice per quegli studenti che arriveranno dai villaggi circostanti per frequentare la scuola media. Le famiglie locali, infatti, come azione di reciprocità offriranno loro alloggio, cibo e supervisione come i loro stessi genitori farebbero.
L’intervento dell’AMU Una scuola per tutti prevede l’ampliamento e l’adeguamento dell’edificio scolastico attraverso la costruzione di una nuova ala che comprenda 3 nuove aule e uffici per insegnanti e personale amministrativo; la costruzione di un edificio con i servizi igienici e la dotazione di 100 postazioni sedia/banco per gli studenti.
Inoltre, si vogliono raggiungere almeno 300 adulti, in rappresentanza dei 19 villaggi del regno, attraverso incontri di sensibilizzazione, sui diritti dei bambini e adolescenti e sulle normative nazionali che li garantiscono.