Lia inizia a collaborare con AMU quando era ancora in Paraguay, il suo Paese. Poi le viene proposto di trasferirsi in Italia, per lavorare nella sede centrale e accetta: “Non è stato facile, ma era un’opportunità che non potevo rifiutare. Ero contenta di sperimentare la vicinanza con la squadra di lavoro in ufficio a Grottaferrata”.
Vivendo così lontano, Lia acquista uno sguardo nuovo sull’America Latina: “Vedere la realtà latino-americana a distanza è un’esperienza diversa, da qui quel continente mi appare in tutta la sua complessità. Percepisco più nettamente i valori che uniscono le comunità sudamericane: accoglienza, gentilezza, calore e un legame forte con la natura. E ho capito che esiste un modo per fare ponte tra questi due universi, l’Europa e il Sudamerica”.
A far da ponte c’è senz’altro il lavoro che Lia svolge con AMU, i progetti di cooperazione internazionale che segue dall’Italia e che la portano spesso a partire in missione a Cuba, in Messico, in Ecuador.
“La mia visione del mondo è cambiata perché anche io sono cambiata da quando ho iniziato questo lavoro. Lo sviluppo di comunione per me è centrale: persone e comunità devono camminare assieme e in armonia con l’ambiente. Aver acquisito questa consapevolezza è un grande stimolo. Non è un impegno facile, somiglia piuttosto a un processo artigianale: bisogna cercare continuamente nuovi modi per mettere in pratica questo modo di vedere la vita.
In America Latina uno dei problemi maggiori è la diseguaglianza sociale: per contribuire a creare nuovi processi è necessario sostenere le persone che cercano nuove possibilità di sviluppo all’interno delle loro comunità. Il lavoro è fondamentale, tutto parte da qui”.
E anche i sogni di Lia partono da qui: “Come usciamo dalla povertà, dalle disuguaglianze? Il mio sogno è sostenere sempre di più il potenziale delle persone latinoamericane più svantaggiate, insieme a nuovi spazi di auto consapevolezza. Noi cerchiamo di rendere fertile il terreno dove i sogni delle persone possano germogliare, lo facciamo creando cose molto concrete: formazione, opportunità e progetti nuovi”.