Sulla costa siriana, a circa 50 km da Latakia, il centro educativo doposcuola Piccoli Sogni è veramente una piccola oasi di pace e gioia per i bambini che lo frequentano. Sono bambini che non hanno avuto, fin qui, una vita facile, provengono da famiglie sfollate ed estremamente povere. La Siria oggi è segnata da un conflitto decennale che ha causato immense sofferenze alla popolazione e la situazione è ancora fragile e complessa allo stesso tempo.
Il centro Piccoli Sogni accoglie decine di bambini dai 6 ai 12 anni ed è sostenuto dal progetto Semi di Speranza. Oltre a fornire corsi scolastici di recupero, attività ricreative, educazione alla pace e una merenda quotidiana, distribuisce vestiti e scarpe, quanto mai necessari durante l’inverno che qui sa essere molto rigido.
Un dono prezioso dall’azienda di moda Brunello Cucinelli
Recentemente il centro ha potuto distribuire un nuovo carico di vestiti e scarpe ai suoi piccoli ospiti, grazie al generoso dono del marchio italiano Brunello Cucinelli. Attraverso il progetto Brunello Cucinelli for Humanity, 20 bambini del centro Piccoli Sogni sono stati destinatari di 20 capi d’abbigliamento (tra pantaloni e giacche invernali) in sovrappiù, derivanti dalla chiusura temporanea per la pandemia. All’arrivo di questo vestiario la loro gioia era palpabile, come racconta la direttrice del doposcuola Ghina:
“Siamo grati a coloro che hanno pensato e donato questi bellissimi regali. I vestiti sono stati distribuiti ai bambini che hanno accolto il dono con grandissima gioia”.
La gratitudine non si limita ai bambini, ma si estende anche alle loro famiglie.
“Vi ringrazio ancora a nome delle famiglie dei bambini che ci hanno contattato direttamente quando hanno visto i vestiti e che hanno espresso grande gratitudine a tutte “le mani” che hanno fatto arrivare questi doni. Una delle madri ha anche detto che i pantaloni che ha ricevuto il loro figlio Zaid, li terrà per poterli far indossare anche all’altro figlio Eid, perché sono bellissimi”.
Conclude la direttrice Ghina.“Sento che ogni volta che riceviamo un dono d’amore da persone lontane, che neanche conosciamo, riceviamo anche una dose di speranza, ottimismo e fiducia nel fatto che finché c’è qualcuno che risponde al grido dell’umanità sofferente, il mondo andrà ancora bene. E nonostante le differenze e le grandi sfide, abbiamo grande fiducia nel fatto che non siamo soli”.