Regione delle Fiandre, ultimi giorni prima del 25 dicembre 1914: tregua del Natale sul fronte occidentale.
Si tratta di eventi che probabilmente abbiamo conosciuto grazie a qualche lettura o film, e i cui protagonisti sono stati soldati di ambo le parti del fronte, che pur essendo costretti a combattere contro altri uomini appostati nelle trincee opposte alle proprie, hanno fatto prevalere il desiderio di pace e fraternità sulla disciplina marziale, incontrando così i propri “nemici” in modo amichevole in una tregua spontanea e informale, contro il volere dei loro rispettivi alti comandi (che riusciranno gradualmente a soffocare tali sentimenti nei giorni natalizi degli anni seguenti).
È il desiderio incontenibile e universale per la pace che sgorga dal cuore di ogni essere umano, dono prezioso ma fragilissimo che si può soffocare con brutalità e coercizione in se stessi o negli altri, oppure che si può coltivare e proteggere dandone testimonianza, talvolta anche a rischio della propria incolumità o comodità.
Anche in questi giorni del Natale 2022 in molti luoghi e circostanze, dalle più tristemente note come il conflitto tra Russia e Ucraina, così come in moltissime altre più o meno conosciute o ricordate, il dono della Pace non è accolto, in mezzo a lutti, sofferenze di ogni genere, distruzioni, diffidenza e paura.
Noi dell’AMU ci sentiamo uniti ad innumerevoli altre persone che nel mondo intero sono genuinamente e fortemente impegnate per ridare forza e diffusione alla Pace nel cuore di ogni uomo e donna, nelle relazioni famigliari e sociali, nei rapporti tra Stati e Nazioni; perché senza la Pace non si può pensare di arrivare al Mondo Unito.
Rinnovando questo nostro impegno, auguriamo a tutti gli amici e sostenitori dell’AMU che il periodo delle feste di Natale porti la serenità e gioia che solamente cuori “in pace” possono offrire: il dono più prezioso che si possa ricevere e dare.
(CdA dell’AMU)