“Il mio sogno, da quando ero bambina, è sempre stato quello di diventare una truccatrice e rendere felici tutte le ragazze”. La giovane Miriam parla dal suo negozio di Aleppo, attorniata dai cosmetici di tutte le sfumature e con un grande sorriso che le illumina il volto.
Quel suo sogno l’ha realizzato, nonostante non sia affatto facile aprire un’attività autonoma nella Siria di oggi. A puntare sul suo talento e sulla sua grande voglia di lavorare è stato il progetto RestarT.
Dalle difficoltà economiche al supporto di RestarT
“Ho iniziato a lavorare come truccatrice più o meno due anni fa, in una situazione economica difficile e con un costo della vita, in Siria, molto alto”. Nulla lasciava sperare che la sua attività appena avviata potesse affermarsi. All’inizio lavorava dalla sua casa di Aleppo, non potendo permettersi l’affitto di un locale.
Gradualmente però si è diffusa tra le ragazze la voce che Miriam era davvero brava nel truccare. Questa sua capacità ha convinto i referenti di RestarT a farla entrare nel programma e a concederle il sostegno previsto: “È stata la spinta giusta. Grazie a RestarT sono diventata ciò che sono oggi”.
Materiali e attrezzature fornite da RestarT
Con il progetto RestarT (Ripartire per Restare), rivolto a chi ha già esperienza nel campo delle attività produttive e commerciali, vengono forniti beni strumentali per avviare l’attività stessa. Dopo un percorso di formazione e verifica, i protagonisti restituiscono il 50% di quanto hanno ricevuto in denaro e il restante sotto forma di beni e servizi che si impegnano a offrire alla comunità.
Miriam ha ottenuto attrezzature e materiali “e questo mi ha permesso di acquistare una certa stabilità lavorativa e di avere più fiducia in me stessa”.
Il suo studio da truccatrice non è più una piccola stanza, ma un locale più ampio dove riceve e trucca con maestria molte delle ragazze di Aleppo. Rendendole felici, come ha sempre sognato.