Microcredito comunitario: la scelta vincente di Emile e Moza

Essere in grado di prendersi cura di sé e dei propri figli è un grande successo. Emile e Moza - una coppia che vive a Bujumbura, in Burundi - ci sono riusciti con fatica e spirito di iniziativa. Il cambiamento è arrivato quando sono diventati membri di un gruppo di microcredito comunitario. E ha coinvolto non solo la loro famiglia.

Emile e Moza sono marito e moglie. Vivono a Buenzy, il quartiere popolare al centro della capitale economica Bujumbura, in Burundi. Lui è un meccanico, lei ricama stoffe. Entrambi fanno parte del gruppo di microcredito Duterintambwe, sostenuto dal progetto dell’AMU Si può fare! assieme alla controparte locale CASOBU.

Emile e Moza sono una coppia che si è sempre data da fare per migliorare le proprie condizioni di vita. Spirito di iniziativa e impegno non sono mai mancati. La loro modesta casa di mattoni è frutto di lavoro e fatiche. Avevano avuto l’idea di affittare alcune camere, ma gli inquilini non pagavano per tempo l’affitto: “Speravamo di guadagnare qualcosa per far fronte ad altre spese”. Questa situazione creava una difficile convivenza tra loro e chi aveva preso in affitto le stanze. Inoltre, le difficoltà economiche erano sempre alla porta.

La svolta è arrivata nel 2021. Moza è stata la prima, in famiglia, a conoscere l’esistenza dei gruppi di risparmio e microcredito, grazie al lavoro di sensibilizzazione portato avanti nel suo quartiere. La donna, ancora una volta, non si è persa d’animo e ha capito che poteva trattarsi di un’ottima opportunità. Ha partecipato ad alcuni incontri di formazione per studiare il funzionamento del microcredito comunitario e deciso di mettersi in gioco per raggiungere un nuovo obiettivo, coinvolgendo con convinzione il marito e perfino gli inquilini: “Il microcredito avrebbe certamente portato delle soluzioni ai nostri problemi economici”. Ed è stata una scelta vincente.

Grazie all’accesso al credito, Emile e Moza hanno intensificato il loro lavoro e generato più entrate. Anche l’attività di ricamo è aumentata: lei ora compra, orna e rivende più tessuti di prima. Emile ha invece avviato un nuovo progetto: la vendita di piccoli pezzi di ricambio. Le loro condizioni di vita sono migliorate e ai figli non manca più nulla, né cibo, né vestiti, né la possibilità di andare a scuola.

C’è un altro aspetto di questa storia che merita di essere sottolineato. Moza con la sua determinazione ha coinvolto anche gli inquilini, che sono entrati a far parte del gruppo del microcredito riuscendo così a pagare l’affitto. E i rapporti non sono più tesi come prima.

La coppia adesso non ha nessuna intenzione di fermarsi qui: vuole ristrutturare la casa di mattoni e soprattutto avere l’elettricità: sarebbe un altro, grande, cambiamento. A Buenzy, il loro quartiere, Emile e Moza sono diventati un esempio: stanno dimostrando che uno sviluppo è possibile.

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