Almeno cinque milioni di persone hanno perso il lavoro in Ucraina a causa della guerra. Molte aziende, tra cui grandi impianti industriali, sono state distrutte e alcune sono state abbandonate o chiuse. Ma anche chi percepisce un salario o una pensione ha visto notevolmente diminuita la sua capacità di acquisto. Per molti curarsi sta diventando un problema.
Le urgenze della popolazione ucraina continuano a essere numerose, per questo l’AMU ha deciso di intervenire con nuovi progetti, accanto alla Caritas-Spes.
Uno di questi progetti riguarda la regione di Kharkiv. Qui i danni della guerra sono ingenti: i bombardamenti delle forze russe non hanno risparmiato gli ospedali, in molte aree dove ci sono stati gli attacchi mancano attrezzature adeguate per curare i feriti, e c’è anche un problema di sovraffollamento nelle strutture mediche funzionanti.
Kharkiv è una zona di confine, nell’Ucraina orientale; a soli 40 chilometri verso est si estende la Russia. La sua posizione geografica la rende quanto mai vulnerabile agli attacchi russi. I continui bombardamenti seminano morti, feriti e incertezze sull’immediato futuro. Se da un parte i bisogni della popolazione aumentano, dall’altra le istituzioni ucraine non riescono a soddisfarli. Per questo motivo, la presenza e l’azione della Caritas-Spes è indispensabile.
Il progetto dell’AMU prevede la distribuzione di medicinali e kit igienici a 3.900 sfollati interni e alle persone che vivono in condizioni di vulnerabilità nella regione di Kharkiv, per la durata di cinque mesi. Équipe mediche formate da una vasta gamma di specialisti saranno a disposizione di chi ne avrà bisogno. La particolarità di questa iniziativa sta nel fatto che le équipe si sposteranno in diversi luoghi abitati della regione, così da permettere anche a chi vive lontano dalle strutture di consultare un medico velocemente e gratuitamente e – nel caso di necessità – ricevere subito i farmaci prescritti.