Dicono gli insegnanti che Hanin è una delle studentesse più educate e più amate dai compagni di scuola; è calma, ascolta con attenzione le lezioni e partecipa attivamente alla vita di classe. Tuttavia, la ragazza – 18 anni – ha passato un periodo non certo facile nell’ultimo anno: problemi di salute e problemi economici all’interno della sua famiglia hanno avuto un certo impatto nel suo rendimento scolastico.
Hanin frequenta il doposcuola che AMU sostiene con il programma Semi di Speranza nella città di Baniyas (Siria). È la maggiore di quattro figli. L’unica persona in grado di lavorare è la mamma che, per stare al passo con le spese, svolge due lavori al giorno. Per contribuire al sostentamento della famiglia lo scorso anno Hanin ha lavorato per un po’, ma ha dovuto abbandonare per concentrarsi sugli studi; da quel momento è toccato al fratello minore andare a fare il cameriere in un ristorante lontano dalla loro abitazione, durante l’estate dalle nove di sera alle cinque del mattino.
Cosa che gli impediva di partecipare al corso estivo organizzato dal doposcuola.
Quando gli educatori del centro hanno parlato con la mamma di Hanin, hanno compreso le grandi difficoltà di queste persone. Dovevano fare qualcosa di concreto per aiutarle: “A quel punto, abbiamo visitato la loro casa per scoprire che vivono in una piccola stanza non abitabile. C’è molta umidità, non entra alcuna luce solare e c’è solo una piccola finestra per la ventilazione. Inoltre, i materassi appoggiati per terra sono vecchi e logori. Non c’è una fonte di illuminazione perché la batteria che serve per illuminare la casa è fuori uso. È stata una delle visite più difficili che abbiamo mai fatto”.
Hanin e i suoi fratelli sono parte integrante del centro; la loro è una famiglia dignitosa, che non aveva raccontato a nessuno delle proprie difficoltà. Non volevano chiedere alcunché.
Quanta forza di volontà deve avere questa ragazza! È una che non si accontenta di voti bassi, è determinata a ottenere il massimo da se stessa. Ha deciso di ripetere l’anno scolastico perché insoddisfatta del suo rendimento precedente, e oltretutto ha cominciato a lavorare in un negozio di abbigliamento: “Il fallimento non è una sconfitta permanente. Impariamo dalla nostra esperienza, ed è da qui che ricaviamo la forza per ricominciare da capo”.
L’entusiasmo non le manca, quello che la spinge ad affrontare impegni e fatiche è la volontà precisa di costruire un futuro migliore, per se stessa e per ciascun membro della sua famiglia.
Il doposcuola sostenuto da Semi di Speranza le è di grande aiuto: ” La cosa speciale di questo centro è la sua umanità. È l’ideale per chi ha bisogno di imparare e realizzare i propri sogni. Dopo la maturità voglio studiare medicina e spero di viaggiare fuori dalla Siria. Ho ambizioni e progetti molto grandi e voglio realizzarli con il sostegno della mia famiglia e dei miei insegnanti. L’esperienza e l’apprendimento al centro sono state determinanti”.