Da tre anni Judith è membro di uno dei gruppi di risparmio seguiti, in Burundi, dal progetto Si può fare!. È una scelta che le ha cambiato la vita, migliorandola: “Risparmiamo, ci sosteniamo l’un l’altro, e vedo quanto questo sia utile. Prima, per ottenere un prestito, mi rivolgevo ai vicini e non era facile. Ma adesso la situazione è cambiata; grazie al gruppo, ottengo il credito senza difficoltà”.
La donna ha otto figli, di cui due già sposati, ma è vedova e tutto ricade sulle sue spalle. Ha messo a frutto il meccanismo del microcredito per mandare avanti la coltivazione di alcuni terreni: “In passato i terreni erano ancora produttivi, ma ora non lo sono più: hanno bisogno di fertilizzanti. Così faccio ricorso al gruppo chiedendo un credito per acquistare del letame dagli allevatori, che utilizzo come fertilizzante. Con quello che guadagno dalla coltivazione mi procuro il necessario per nutrire i bambini”.
Quando è rimasta vedova Judith aveva paura di non farcela, ma all’epoca la terra era più fertile e far fruttare i campi per raccogliere fagioli, mais, manioca e zucche era meno difficile. Poi le cose sono cambiate: “Ho abbastanza spazio coltivabile, ma abbiamo bisogno di formatori in questo campo e fertilizzanti sufficienti. Ringrazio coloro che mi hanno inserito in questo gruppo di microcredito”.
Judith è il pilastro della sua famiglia. Ha ben chiaro in mente cosa le serve per non arrendersi e quali sono i suoi punti di forza. Il legame con la sua terra è uno di questi.