I prezzi dei farmaci aumentano in continuazione e molti malati non riescono ad acquistarli mettendo in pericolo la possibilità di curarsi e di guarire. È solo uno degli aspetti della grave crisi e della povertà in Siria. L’AMU, con il programma Semi di Speranza, fornisce assistenza per la tutela della salute.
Proprio la salute è uno dei bisogni primari che passa facilmente in secondo piano quando c’è da far fronte prima ad altre esigenze, come quella del cibo o della casa. Non è facile curarsi in Siria, questo perché la situazione economica nel Paese è in forte recessione e il tasso di disoccupazione è elevato. D’altronde, chi lavora percepisce un reddito molto basso, spesso saltuario, e il più delle volte il costo del trattamento medico è proibitivo rispetto alle condizioni economiche dei siriani.
Inoltre il settore sanitario è stato duramente colpito dalla guerra: circa il 50 per cento delle strutture sono state distrutte e il 70 per cento degli operatori sanitari è fuggito dal Paese per questioni di sicurezza, aumentando il carico di lavoro e la pressione psicologica per chi è rimasto. A tutto questo si aggiunge il continuo aumento dei prezzi dei farmaci. Un esempio: Nihad, una donna di 52 anni che deve curare un cancro al seno, nel 2020 pagava 150.000 lire siriane (SYP) le quattro dosi di farmaci necessarie per curarsi. Nel 2022, le stesse dosi le costano 450.000 lire siriane (SYP) (150.000 lire siriane sono 0,06 euro / 450.000 sono 0,18 euro). Lei e la sua famiglia non riescono a pagare per intero le cure, nonostante tutti abbiano un lavoro.
In molti si trovano nella medesima condizione di Nihad. Anche attraverso la mancata cura la povertà uccide.
Con il progetto Semi di Speranza l’AMU sostiene i cittadini siriani che hanno problemi di salute, partecipando all’acquisto di farmaci e cure necessarie o sostenendo parte dei costi degli interventi. Cercando di restituire a una popolazione stremata quello che la povertà toglie inesorabilmente, ovvero la fiducia nella possibilità di guarigione.