Uno degli aspetti più importanti del lavoro degli agenti sul campo del progetto « Si può fare » per il microcredito e la microfinanza comunitari nelle 5 province coinvolte (Kayanza, Cibitoke, Bururi, Ruyigi e Bujumbura) è quello di agevolare e accompagnare la nascita di relazioni di fiducia, basate sulla trasparenza, tra i componenti dei gruppi.
Così, ad esempio, le operazioni per mettere in comune i risparmi e per la concessione dei crediti si svolgono durante la riunione alla presenza di tutti.
Redentore, uno degli agenti sul campo, ci racconta come: «Durante le riunioni, cerco di allacciare relazioni e scambi con i membri del gruppo. Questa diventa un’opportunità per rafforzare ulteriormente la fiducia e per condividere con loro il metodo con cui operiamo. In un primo tempo non era facile chiedere, ad esempio, ai membri del gruppo come avrebbero gestito i crediti ricevuti. Man mano che ci conoscevamo, però, loro si sono fidati e io ho imparato a conoscere le attività che realizzano».
Anche quando si chiede un credito, sono i membri del gruppo che decidono se concederlo o meno, proprio parlando e analizzando il tipo di attività che intende svolgere chi lo richiede.
Questa metodologia, oltre ad alimentare la trasparenza e la fiducia tra tutti, consente anche di poter scambiare idee sulle attività intraprese, per arricchirle o modificarle. Oppure ricevere e dare consigli su possibili difficoltà, da chi già ha intrapreso attività simili.
(Il progetto è realizzato con il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia – legge regionale 19/2000).