Hanno i volti sorridenti, sono felici. Un po’ stanchi, forse, ma che importanza ha la stanchezza quando è dovuta al gioco, allo stare insieme, all’aver trascorso una giornata di gioia a correre dietro al pallone in un campo di calcio di Aleppo?
I bambini e gli adolescenti di questa martoriata città siriana si sono presi una piccola rivincita su tutti quei momenti di paura vissuti durante il terremoto del 6 febbraio scorso. E lo hanno fatto con tutta la spensieratezza che – data la loro età – hanno il diritto di vivere.
Il torneo calcistico che ogni anno viene organizzato dagli scout della Chiesa maronita di Aleppo, per questa edizione è stato sostenuto anche dal programma RISE – Response in Syria Emergency (cui partecipano il coordinamento Emergenze del Movimento dei Focolari, AMU e AFN), con un contributo che ha permesso l’acquisto di palloni, medaglie, coppe, rete per le porte… Era molto importante che questo torneo si svolgesse anche nel 2023, nonostante le ferite della città e dei suoi abitanti.
Salem, uno dei ragazzi che ha partecipato all’organizzazione, racconta: “Faccio parte del Gruppo Scout della Chiesa maronita e ogni anno organizziamo questo campionato di calcio per bambini e ragazzi dai 9 ai 18 anni. L’obiettivo è regalare momenti di felicità. Non possiamo dimenticare quello che abbiamo vissuto quest’anno – il periodo difficile dopo il terremoto – ma abbiamo deciso di non rinunciare, per poter portare un po’ di gioia”.
Ci sono riusciti?
La risposta è nelle parole e nel volto del piccolo George: “Quest’anno è stato così difficile, soprattutto dopo il terremoto. Ma abbiamo giocato, ci siamo divertiti e abbiamo dimenticato tutto”.