La vita di Hadi a Homs
Il piccolo Hadi ha quattro anni e mezzo. La sua famiglia vive a Homs, una delle città più grandi della Siria.
Le condizioni economiche non sono affatto buone, il reddito non è sufficiente a coprire le necessità di Hadi e degli altri membri famigliari e questo non ha permesso ai suoi genitori di affrontare al meglio alcune difficoltà che il bambino mostrava fin da quando era più piccolo.
Il silenzio di Hadi
Hadi, infatti, non parlava. Non riusciva a far uscire la sua voce. Inutili le visite mediche cui era stato sottoposto fino allo scorso anno: del resto la sanità pubblica in Siria è devastata dalle guerre e dalle crisi economiche e trovare medici specializzati è quasi impossibile.
Secondo le Nazioni Uniti, la povertà nel Paese colpisce circa il 90% della popolazione, che non è in grado di soddisfare nemmeno i bisogni primari, come alimentazione, salute e istruzione.
La mamma di Hadi non riusciva a trovare una soluzione. Quando però ha portato il bambino al doposcuola di Homs “Generation of Hope” (Generazione di Speranza), inaspettatamente qualcosa è cambiato: il vero problema di Hadi è emerso, e allo stesso tempo, il bambino ha cominciato un percorso di sostegno.
Il cambiamento grazie a “Generation of Hope”
“Generation of Hope” è uno dei centri che il progetto Semi di Speranza supporta a Homs come auto all’istruzione di base. Qui vengono accolti bambini segnati da sofferenze e traumi.
Hadi è stato affidato alle cure della logopedista Rana Elias, la quale si è subito resa conto che il bambino soffriva di problemi uditivi. Un successivo audiogramma ha confermato la diagnosi. Ad Hadi è stato fornito un apparecchio acustico, che ha aperto le porte verso un significativo miglioramento del linguaggio.
Un nuovo inizio per Hadi e la sua famiglia a Homs
Non parla ancora bene, non riesce a pronunciare tutte le parole, ma le logopediste del centro sono ottimiste e stanno lavorando affinché Hadi faccia ancora passi avanti. E la sua mamma, finalmente, riesce a essere più serena.