Cosa significa “giustizia sociale”? E come si raggiunge questo obiettivo? Il 20 febbraio è la giornata mondiale dedicata a questo importante obiettivo e quest’anno le Nazioni Unite lanciano una sfida: “Colmare il divario delle disuguaglianze per raggiungere la giustizia sociale”.
Come già scrivevamo nell’editoriale dell’ultimo numero di AMU Notizie:
“A molte persone, oggi, manca un’opportunità di lavoro che consenta loro di esprimere le proprie capacità e guadagnarsi da vivere. A molti manca una conoscenza sufficiente per potersi orientare nell’attuale società complessa e vivere una vita dignitosa. A tante donne vengono negati i diritti di espressione, movimento, partecipazione garantiti agli uomini. A molti giovani che hanno sbagliato strada – cadendo vittime della dipendenza da sostanze chimiche o dall’azzardo – manca la possibilità di far tesoro dell’esperienza per ricominciare su un’altra strada. A troppi bambini manca l’acqua potabile, cibo sufficiente, un ambiente pulito e sicuro, un’istruzione adeguata.”
Tutti i progetti dell’AMU, infatti, dall’ideazione, alla progettazione fino alla loro realizzazione, puntano a rimuovere gli ostacoli e i vincoli per liberare e rafforzare il potenziale dei protagonisti e delle comunità locali a cui appartengono.
“È per questo che parliamo di “sviluppo”, letteralmente il processo di rimuovere ciò che “avviluppa”, aggroviglia, intrica e costringe le persone ad essere molto meno di ciò che sono realmente.”
Dai programmi di sostegno alla popolazione, assistenza medica e scolastica in Siria, passando per quelli di ricostruzione in Ecuador, sviluppo di opportunità lavorative in Brasile e Argentina, inclusione sociale e lavorativa in Italia e Messico, fino ai progetti di educazione alla cittadinanza globale, questa idea di giustizia sociale è quella che condividiamo con i nostri sostenitori, donatori, volontari e beneficiari e che poniamo alla base dei nostri interventi, ogni giorno.