La pace sociale era già nel patrimonio dei principi e dei valori dell’antico Egitto, un’età in cui la popolazione poteva vivere in un clima di pluralismo religioso e rispetto delle differenze, con particolare attenzione verso le persone più vulnerabili.
Negli ultimi anni, tuttavia, anche la società egiziana ha vissuto profondi cambiamenti che hanno visto deteriorarsi questo spirito di solidarietà a favore di un clima di violenza sempre più diffuso.
Ne sono esempi la violenza domestica, che colpisce soprattutto donne e bambini, il bullismo sempre più diffuso nelle scuole e, in generale, un inasprimento degli atteggiamenti nella vita quotidiana. Gli eventi terroristici sono solo le manifestazioni più estreme di questo clima.
Il Progetto “Io, ambasciatore di pace” nasce dall’esperienza, nata propio in Egitto dieci anni fa, di Living Peace International e vuole contribuire alla promozione e alla costruzione di una cultura diffusa della pace, riscoprendo il dialogo rispettoso e collaborativo tra i partecipanti e superando le diverse forme di indifferenza e di odio sociale.
Attraverso percorsi di formazione, momenti di condivisione e coinvolgimento nelle scuole, con forum e spazi culturali aperti a giovani ed artisti che possano esprimere e raccontare i valori legati al rispetto dell’altro, con la progettazione di una app digitale, un premio per la Pace e un Festival per la pace, si vogliono raggiungere oltre 2000 bambine/i e adolescenti delle comunità del Cairo e 735 tra leader di comunità, artisti, intellettuali, insegnanti, volontari e famiglie.