Covid19 – Continuano le cure ai malati di Homs

  In Siria prosegue l’assistenza ai malati di cancro seguiti dal centro sanitario del programma “Emergenza Siria” dell’AMU. Quella del 2020 verrà ricordata in tutto il mondo come una primavera terribile. Anche in Siria, dove solitamente in questo periodo il clima e la natura richiamano alla vita all’aria aperta e alla convivialità con amici e […]

 

In Siria prosegue l’assistenza ai malati di cancro seguiti dal centro sanitario del programma “Emergenza Siria” dell’AMU.

Quella del 2020 verrà ricordata in tutto il mondo come una primavera terribile. Anche in Siria, dove solitamente in questo periodo il clima e la natura richiamano alla vita all’aria aperta e alla convivialità con amici e parenti, le precauzioni per evitare la diffusione del Coronavirus hanno costretto le persone nelle loro case.

Il progetto sanitario di Homs, cofinanziato nel 2019 da UBI – Unione Buddhista Italiana, fa parte del programma “Emergenza Siria” e fornisce sostegno e cure alle persone malate di cancro.

Nonostante le norme di distanziamento e confinamento, per limitare i contagi dal Covid19, abbiano reso più difficile fornire i servizi, gli operatori del centro sanitario sono riusciti a riorganizzare la distribuzione coinvolgendo amici e famigliari.

Per ovviare all’impossibilità di movimento delle persone, infatti, molte delle consegne sono state fatte a domicilio, riuscendo così a fornire i medicinali chemioterapici e non, anche a tutte quelle persone che non avrebbero potuto accedere alle cure con i propri mezzi, perché non avrebbe potuto permettersi di uscire o di pagare il costo dei mezzi di trasporto, reso sempre più alto dall’inflazione.

In altri casi sono alcuni pazienti a raggiungere gli operatori. Come per la famiglia di J., paziente in chemioterapia, che vive in un villaggio fuori Homs, e che stavolta ha ottenuto il permesso per recarsi in città a prendere i medicinali. A differenza di prima, però, è venuto solo il padre, per evitare rischi di contagio da Coronavirus al figlio, già gravemente immunodepresso.

Poter raggiungere i pazienti nelle loro case ha rafforzato il rapporto di fiducia dandoci la possibilità di offrire un aiuto psicologico, anche solo ascoltando i timori legati al Coronavirus e alle condizioni di vita che, per la pandemia e per la permanenza dell’embargo, stanno mettendo a dura prova la sopravvivenza della popolazione.

Grazie ai vostri contributi e alla vostra scelta di reciprocità, l’AMU potrà rimanere accanto alle persone malate di Homs nell’attuale momento di crisi e nel percorso di ripresa che speriamo cominci presto.

 

Aiutaci a portare avanti il programma “Emergenza Siria” anche in questa situazione

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Per rimuovere l’embargo imposto alla Siria e permettere alla popolazione di ricevere medicine e beni di prima necessità per resistere al Coronavirus abbiamo lanciato una petizione. Clicca qui per firmarla e diffonderla.

 

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