Anche in Siria si prova ad avviare la fase 2 della lotta al Coronavirus.
La situazione, già difficile prima della pandemia, è grave e molte famiglie continuano ad avere grandi problemi per la mancanza di lavoro e quindi di disponibilità economica per i beni di prima necessità e le cure (per questo abbiamo inviato un appello ad Europa e Stati uniti per revocare l’embargo nei confronti della Siria).
In questo scenario di grande incertezza gli operatori del Programma Emergenza Siria continuano a mantenere vivo il rapporto con i protagonisti dei nostri progetti e stanno cercando di rimodulare le attività secondo le disposizioni per la prevenzione del Covid19
Lo stato ha confermato gli esami di quarta media e quelli di maturità superiore, quindi, occorre attrezzarsi al più presto, perché il programma è ampio e gli studenti hanno bisogno di supporto per immagazzinare e comprendere tutte le nozioni e ottenere i migliori risultati.
Alla “Casa dei bambini”, doposcuola dell’AMU a Damasco, per esempio, si riparte dai più giovani e dal sostegno allo studio per far sì che non ci siano conseguenze sulla loro preparazione a causa delle restrizioni date dal Coronavirus.
Per adesso, riprendono le lezioni di fisica, dividendo gli studenti che ne hanno bisogno in gruppi più piccoli, così da evitare assembramenti.
Anche se distanziati e a orari diversi, il ritorno allo studio, in piccoli gruppi, costituisce un importante passo per il recupero scolastico dei ragazzi e permette anche un lento ritorno alla normalità e un recupero delle relazioni interpersonali, così importanti a questa età e così messe alla prova dal distanziamento imposto per combattere il Coronavirus.
E anche lo staff e i gli insegnanti non hanno nascosto molta soddisfazione nel poter finalmente ritornare ad aiutare questi ragazzi che hanno nella formazione e nel proprio potenziale, le uniche possibilità per costruire un futuro diverso per la Siria. Era così prima del Covid19 ed è ancora più evidente e necessario ora.
In questi giorni gli operatori stanno cercando di organizzare l’avvio anche degli altri corsi, seguendo sempre le norme di sicurezza e prevenzione per il Coronavirus indicate dalle autorità.
Il Covid19 ha cambiato la vita di tutti e ha creato situazioni di grave emergenza specialmente in Paesi come la Siria, al decimo anno di guerra, dove l’economia era già in ginocchio e le strutture sanitarie rimaste in piedi dopo i bombardamenti, insufficienti.
Il nostro impegno continua ad essere accanto alla comunità che oggi ha ancor più necessità di beni primari e di cura e che vuole riprendere, al più presto, il percorso di ricostruzione del Paese.
Grazie al vostro sostegno e alla vostra scelta di reciprocità, l’AMU potrà rimanere accanto alle persone e alle comunità più vulnerabili nell’attuale momento di crisi e nel percorso di ripresa che speriamo cominci presto.