Buone notizie da Cibitoke, in Burundi. Poche settimane fa avevamo raccontato delle 12 latrine ecologiche in costruzione e quasi completate (qui l’articolo). Adesso ai lavori se ne sono aggiunte altre 23, per un totale di 35 latrine in fase di realizzazione.
Cosa prevede il progetto avviato a Cibitoke
Queste opere rientrano nel progetto Acqua fonte di vita e sviluppo a Cibitoke, che prevede la costruzione delle latrine ecologiche nelle tre colline di Musenyi, Gicaca e Rukana, situate nei comuni di Mugina e Rugombo della provincia – appunto – di Cibitoke.
I lavori sono realizzati da CASOBU in collaborazione con l’AMU e grazie al sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia (per 20 latrine) e della Regione Emilia Romagna (per 15 latrine).
Le comunità coinvolte nei lavori
È un lavoro che coinvolge le comunità e si avvale della partecipazione di alcune persone del luogo, con diverse competenze e funzioni: dai tecnici del settore dell’edilizia agli amministratori locali, senza dimenticare le persone che vivono su queste colline e che seguono attentamente l’avanzamento dei lavori, prendendone parte se necessario.
La visita del team di coordinamento nella provincia di Cibitoke
Recentemente il team di coordinamento ha effettuato una serie di visite sulle colline di Musenyi, Gicaca e Rukana per verificare a che punto sono i lavori e per ascoltare le opinioni e le aspettative delle comunità locali.
Lo staff ha avuto l’opportunità di scambiare qualche parola con le persone che beneficeranno della costruzione di queste latrine ecologiche.
Alcuni uomini erano intenti proprio a svolgere i lavori e hanno espresso volentieri le loro opinioni.
Le dichiarazioni degli abitanti di Cibitoke
Come Emu, che ha dichiarato: “Sono rimasto piacevolmente sorpreso dalla visita del team di tecnici e responsabili. Hanno potuto apprezzare il lavoro che sto facendo, in particolare il modo in cui ho posato i mattoni. Mi hanno suggerito alcuni miglioramenti per correggere delle imperfezioni nella costruzione soprattutto delle scale”.
Anche Bosco ha condiviso la sua soddisfazione: “Quando ho saputo di questo progetto me ne sono subito interessato e ho partecipato attivamente perché sono un muratore.
La nostra comunità ha contribuito alla fornitura dei materiali come la sabbia e la ghiaia; e con la fornitura di parte della manodopera. Ringraziamo chi ci permesso di realizzare tutto questo. Da soli, con le nostre scarse risorse, non ce l’avremmo fatta”.