Il progetto Acqua fonte di vita e sviluppo a Cibitoke
Il progetto Acqua fonte di vita e sviluppo a Cibitoke ha l’obiettivo di migliorare l’accesso all’acqua potabile, all’igiene e ai servizi igienico-sanitari per le comunità di Rugombo e Mugina, nella provincia di Cibitoke (Burundi). La prima fase di questa iniziativa prevede la costruzione di 20 latrine ecologiche finanziate dalla regione Friuli Venezia Giulia e realizzate dall’AMU in collaborazione con CASOBU.
L’avanzamento dei lavori tra la soddisfazione di tutti
I lavori nella provincia di Cibitoke sono a buon punto.
Dodici latrine sono state quasi completate, mancano solo alcune rifiniture. Per quanto riguarda le altre otto, si stanno edificando i muri. I ritmi sono sostenuti. C’è la volontà e l’entusiasmo di finire presto e vedere il progetto realizzato.
La comunità locale è determinata nel raggiungere questo obiettivo. Il segretario permanente del comune di Mugina è decisamente soddisfatto: “Siamo contenti. Nessuno dovrà più fare delle buche nel terreno inquinando le falde acquifere, in questo modo potremo tutelare l’ambiente”. C’è anche un secondo vantaggio: la comunità avrà a disposizione del concime naturale per fertilizzare i campi.
Senza dubbio, ci si attende un impatto positivo sull’igiene pubblica e sull’agricoltura locale.
Cosa succederà dopo?
Una volta portata a termine questa prima fase del progetto, verrà organizzato un corso di formazione rivolto alle due comunità sull’uso e sulla manutenzione delle latrine. Questo aspetto educativo è cruciale per garantire la sostenibilità del progetto e per far sì che il suo impatto sia duraturo sulla salute pubblica e sullo sviluppo della regione.
Non è stato facile arrivare fin qui
L’obiettivo è stato quasi raggiunto, manca ormai poco perché le venti latrine siano a disposizione della comunità. Ma non bisogna dimenticare che realizzare questo tipo di progetti in Burundi non è semplice: gli ostacoli affrontati – e per fortuna superati – nei mesi scorsi non sono stati pochi. Primo tra tutti la carenza di carburante e l’aumento continuo dei prezzi dei materiali di costruzione, che hanno rallentato il ritmo dei lavori.
Altra grande difficoltà è rappresentata dall’approvvigionamento dell’acqua necessaria per la costruzione delle latrine: il fatto che per andarla a prendere sia necessario percorrere chilometri ha complicato notevolmente la situazione.
È stata dunque una sfida continua, ma è grazie alla collaborazione di tutti se a breve si potrà festeggiare la fine di questa prima parte dei lavori.