“Le malattie possono bussare in qualsiasi momento” racconta l’uomo, padre di cinque figli. Quando lui stesso si è ammalato ha potuto pagare le cure indispensabili grazie alla mutua sanitaria prevista dal programma dell’AMU
I dieci protagonisti di un incontro di formazione sulle buone pratiche da adottare nell’utilizzo dell’acqua potabile in Burundi saranno a loro volta formatori nelle rispettive comunità.
Le donne della comunità dei Batwa, in Burundi, ora possono cucinare e lavare con l’acqua potabile. É un grande cambiamento per gli abitanti del villaggio: molte malattie saranno evitate.
Da quando a Ruyigi è arrivata l’acqua potabile, la vita della comunità è migliorata. A partire dalle condizioni igieniche.
In Burundi, la comunità dei Batwa è composta da sessantasette famiglie, difficili da raggiungere e spesso dimenticate, ma con grande voglia di cambiare la loro vita.
La missione sul campo di Emanuela e Rosanna dell’AMU insieme all’équipe di Casobu era un po’ diversa dalle altre: “Non andremo a misurare i km di acquedotto costruiti, non andremo a contare né incontrare i gruppi di microcredito costituiti. Non raccoglieremo numeri, non parleremo dei risultati. In questa missione andremo ad incontrare e ad ascoltare le persone”.
Kala è stata la persona n°5000 del programma di vaccinazione portato avanti da Shanti Ashram e sostenuto anche dall’AMU.
Ora che l’acqua potabile è arrivata, gli abitanti del comune di Buetzi cercano di ricavare il massimo da questo bene prezioso.
L’azione di sostegno alla vaccinazione delle popolazioni dell’India rurale, legata alla campagna A Vaccine for All, ha permesso di somministrare 802 vaccinazioni da gennaio a marzo 2022.
In Brasile si è concluso il primo progetto (azione-simbolo) legato alla campagna A Vaccine for All dal titolo Prevenzione, vaccino e cura per i riberinhos dell’Amazzonia in sostegno alle azioni di cura e prevenzione del Covid19 della barca ospedale “Papa Francisco” in Brasile.
La comunità di Ruyigi, in Burundi, è stata coinvolta nelle diverse fasi del progetto per l’accesso all’acqua. E ora, le diverse famiglie si stanno preparando per la gestione e manutenzione dei punti di approvvigionamento.
È bastata una frase detta tra le lacrime per far capire a Suahir, una dei volontari del programma EMERGENZA SIRIA “Semi di speranza”, che quanto di buono è stato fin qui seminato sta tornando indietro.
