Consentiamo alle famiglie nelle aree urbane e rurali di 5 province del Burundi (Bujumbura, Bururi, Ruyigi, Kayanza, Cibitoke) di avviare e gestire più efficacemente le proprie attività generatrici di reddito.
COS'È IL MICROCREDITO COMUNITARIO?
I gruppi di microcredito che utilizzano la metodologia SILC (Savings and Internal Lending Communities), comprendono dalle 10 alle 25 persone che si auto selezionano e auto finanziano raccogliendo e mettendo in un fondo comune i loro stessi risparmi. In questo modo il gruppo può concedere ai singoli componenti piccoli crediti, rimborsabili con un minimo interesse, per rispondere ai loro bisogni finanziari a breve termine e per sostenerli nell’avvio e nella gestione di piccole attività generatrici di reddito.
Fino al 2020 sono stati avviati e funzionano regolarmente 150 gruppi, con un totale di circa 3.000 membri di cui il 60% donne.
Il Burundi, secondo Paese più densamente popolato in Africa, è uno dei cinque Paesi con gli indici di povertà più alti al mondo. Al 185esimo posto su 189 Paesi per quanto riguarda l’Indice di Sviluppo Umano (Rapporto 2019), qui quasi una famiglia su due soffre di insicurezza alimentare.
Dal 2007, AMU e CASOBU accompagnano le famiglie burundesi in un percorso di miglioramento delle proprie condizioni di vita intervenendo in diversi ambiti.
BIRASHOBOKA! In kirundi significa SI PUÒ FARE! È da questa convinzione che nasce il progetto di Microcredito e Microfinanza comunitari. Nonostante le grandi difficoltà in cui versa ancora il Paese, in questi anni abbiamo scoperto che sostenere le capacità e le idee della comunità locale sia la strada migliore per uno sviluppo duraturo e consapevole.
Il progetto mira a creare gruppi di microcredito comunitario i cui membri possano auto-sostenersi per la creazione di attività lavorative e, nella seconda fase, creare un gruppo di microfinanza comunitaria per sostenere la crescita dei progetti in espansione.
Realizzato con il contributo EdC – Economia di Comunione e il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.