Con il continuo aggravarsi della situazione in Medio Oriente, il Coordinamento Emergenze del Movimento dei Focolari, AMU e AFN confermano la loro vicinanza alle popolazioni colpite e continuano a impegnarsi per alleviare le tante sofferenze cercando di offrire, nella misura del possibile, quanto necessario per sopravvivere e tornare a una vita dignitosa.
La pace non è solo l'assenza di guerra, ma un cammino verso uno sviluppo giusto e duraturo, che protegge ogni vita umana.
Stefano Comazzi, Presidente dell'AMU
È dall’ottobre scorso che i drammatici eventi accaduti in Terra Santa prima, e in Libano più recentemente, ci interrogano su cosa possiamo fare per portare il nostro piccolo contributo per alleviare le terribili conseguenze.
In questo senso, da fine settembre 2024 il nostro impegno si è esteso al vicino Libano, dove il Centro Mariapoli La Sorgente – che si trova ad Ain Aar, a 20 chilometri a Nord di Beirut – ha aperto le porte agli sfollati, in fuga dalle bombe che stanno devastando il sud del Paese.
L’Unicef fa sapere che secondo il Ministero della Salute Pubblica, al 25 settembre, quasi 600 persone sono state uccise in Libano, tra cui più di 50 bambini e 94 donne, e circa 1.700 altre sono rimaste ferite dal 23 settembre. Gli sfollamenti di massa continuano, raggiungendo circa 201.000 sfollati interni (IDP), secondo i dati dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (Oim).
AgenSir
Come AMU e AFN continua il nostro aiuto in Terra Santa, in supporto alla Caritas e al Patriarcato latino. La prima, come previsto dal suo piano di contingenza, va a coprire la fornitura di cibo a 240 famiglie (circa 1000 persone) presenti a Gaza.
Il Patriarcato Latino di Gerusalemme porta avanti due attività principali sul posto: il supporto economico alle famiglie e l’accoglienza presso le due uniche chiese cristiane rimaste in piedi a Gaza. Una delle grandi sfide per il mantenimento delle strutture è la mancanza di energia elettrica. Oggi hanno circa un’ora di elettricità al giorno, il che rende praticamente impossibile la conservazione di alimenti deperibili. Il nostro contributo andrà a sostenere la fornitura di acqua, cibo, medicine e kit d’igiene. Con la squadra del Patriarcato si acquisteranno gli ingredienti base (riso, spaghetti, fave, ceci, lenticchie, fagioli rossi ecc.), e si cucineranno pasti condivisi, che poi verranno distribuiti alle 650 persone che si trovano lì.
Nonostante la complessità della situazione, vogliamo rimanere accanto alle comunità colpite e continuare a lavorare per dare speranza alle persone.
Crediamo che ogni goccia conti.