Il percorso di accompagnamento dei gruppi di microcredito in Burundi è approdato a un investimento più forte e concentrato sulla creazione di attività generatrici di reddito.
Perché è così importante questo passaggio?
Creare attività generatrici di reddito significa fornire alle famiglie la capacità di soddisfare le proprie esigenze economiche e di migliorare le proprie condizioni di vita. Non è un percorso facile, non lo è mai stato fin dall’inizio. Il Burundi, infatti, è uno dei cinque Paesi con gli indici di povertà più alti al mondo. Ma AMU, insieme al partner locale CASOBU, ha avviato nel 2007 il programma Si può fare!, con l’obiettivo di sostenere in questo cammino le famiglie di aree urbane e rurali in cinque province burundesi (Bujumbura, Bururi, Ruyigi, Kayanza e Cibitoke).
Judith che lavora al progetto in Burundi ha ben chiari gli obiettivi da raggiungere quando si parla di attività generatrici di reddito e del perché farlo:
“Non basta formare i beneficiari, bisogna anche sostenerli perché possano sfruttare bene questa opportunità di risparmio e di credito come punto di partenza verso lo sviluppo sostenibile”.
“È necessario, ora, stimolare una riflessione sul funzionamento economico della famiglia – spiega Amandine, anche lei nella squadra di Si può fare! in Burundi – il prossimo passo è quello di formare le famiglie che accedono al credito e valutare quali sono i vantaggi e quali gli svantaggi e quale comportamento adottare per rimborsare il credito in tempo, valutando la redditività della propria attività con gli strumenti appropriati”.
Amandine non nega che si tratta di un passaggio che richiederà pazienza e coraggio, “non solo per i membri dei gruppi accompagnati ma anche per gli operatori sul campo che li accompagnano”.